Concorso di Idee

"Casa a misure di bambino"

Trento (TN), Italia

2011


 
EDUCATION
TRENTO (TN), ITALIA, 2011

Progettazione
: interAlia architects capogruppo (Lucia Ferroglio; Dimitrios Vasileios Liakatas; Maria Schiavo; Valerio Stopponi); Paola Frontoni; Matteo Raspagni
Psicologa: Giorgia Cioccetti
Assistente sociale:  Mariantonietta Coluzzi

La casa con il tetto a due falde, che ogni bambino rievoca come prima immagine di casa, è il punto di partenza nella progettazione di uno spazio ideato per lui. Il suo profilo semplice e riconoscibile è solo il sottile involucro di un mondo più articolato, in possibile trasformazione.

La casa si apre per lasciare entrare la luce e il suo volume si smaterializza per permettere che l’interno abbia uno stretto rapporto con il contesto naturale che lo circonda. Il profilo della casa a due falde diventa un caldo involucro di legno che protegge il volume smaterializzato, pensato interamente in vetro. L’involucro è spezzato sul colmo per creare una fessura in direzione sud-est. Il profilo così spezzato diventa l’elemento di ancoraggio al contesto, trasformandosi in un tappeto galleggiante in continua evoluzione adagiato sul parco, come spazio esterno attrezzato.

L’involucro genera un continuum tra edificio e natura: una parte fissa, piegandosi sul terreno e accompagnandone i dislivelli, diventa pedana di sostegno per giochi e attività da svolgere all’esterno, sviluppandosi in una pedana attrezzata fino a raggiungere il confine del lotto verso la valle a cui è orientata. Sistemi di scivoli e terrazze in legno costituiscono un impianto esteso, ma tutto collegato, dove svolgere attività motorie varie a contatto con la natura in un luogo pensato per loro e dunque protetto, ma senza recinzioni.  

L’altra parte dell’involucro, è mobile: la sua possibilità di rotazione le permette di ribaltarsi sul terreno tutta o in parte, diventando parterre per attività esterne legate allo spazio interno, come le attività di teatro. Il volume di vetro ha infatti la possibilità di aprirsi completamente in sua corrispondenza generando un continuum spaziale con il giardino. La parete ospita nel suo spessore sedie pieghevoli, estraibili all’abbisogno, diventando quindi, oltre che ampliamento dello spazio libero verso l’esterno per giochi ed esperienze musicali, parterre per la platea del teatro che svolge la sua scena all’interno, dove più pratico costruire scenografie.

L’intero sistema di volume e pedana attrezzata si inserisce nel contesto valorizzandone gli aspetti naturali e paesaggistici. Lo spazio esterno, posto in forte relazione con l’interno attraverso la pedana attrezzata in continuità con la casa, prevede un percorso olfattivo il cui andamento si adatta alla morbidezza del terreno, e spazi destinati alla coltivazione di un orto e alla cura degli animali.

All’interno del volume sono sospesi micromondi colorati, pensati come spazi isolati all’interno del volume complessivo, per soddisfare il desiderio di intimità dei bimbi e nello stesso tempo l’esigenza di poter svolgere più di una attività contemporaneamente con gruppi di bimbi di età diverse. A sostenerli, un albero, che porta tutto ciò che struttura lo spazio interno.

La flessibilità dello spazio interno permette l’attuazione di attività molto diverse, da quelle motorie a quelle di riflessione, svolte in modo collettivo o individuale. Lo spazio aperto e libero del piano a quota zero consente lo svolgimento di attività di gioco collettivo; attrezzature fisse e mobili consentono flessibilità e trasformazione allo spazio stesso e dunque ai modi di viverlo da parte dei piccoli ospiti. Qui trova spazio il laboratorio di pittura; ai rami dell’albero sono ancorati sistemi di aggancio per cavi, funi, teli, anelli, o qualsiasi strumento possa essere necessario per svolgere attività circense, un’attività che da anni sperimentata sui bambini ha rivelato un importante valore pedagogico, sviluppando in loro capacità creative e di socializzazione, oltre che di concentrazione e apprendimento. A questa attività tanto completa ed impegnativa, si affianca l’arte della musica, vissuta come esperienza di suoni dai più piccoli e come approccio alla vera e propria cultura musicale dai più grandi. Se gli ambiti dei _micromondi_ possono adattarsi a diventare camere di prova strumenti per piccoli gruppi, alla quota zero si crea un vero e proprio laboratorio di musica. Lo stesso _micromondo_ musicale proiettando la propria forma a terra delimita il perimetro dello spazio sensorizzato, percorrendo il quale, se attivata la funzione, si possono comporre suoni in forma di melodia. La parete mobile del profilo diventa parete musicale per tutti, o parterre di un’orchestra, quando ribaltata a terra: a lei sono ancorati strumenti a percussione e a fiato, utilizzabili da bimbi di ogni età per esperienze corali.

Ancora sospesi sui _micromondi_ colorati, la predisposizione di semplici cuscini, permette ai bambini di sperimentare l’attività dello YOGA. L’uso di musiche, parole, e immagini coadiuva quest’attività attraverso cui riconoscere la bellezza della lentezza, della pausa. Per piccole proiezioni di gruppo, nello spazio libero della quota zero si definisce un ambito chiuso, srotolando una tenda dal _micromondo_ più prossimo (verde), che ne definisce la forma. Si delimita così lo spazio di una vera e propria stanza sulle cui pareti è possibile proiettare filmati e immagini – qualora la tenda sia in PVC - o predisporre spettacoli di ombre cinesi – qualora sia di materiale semitrasparente.

Vanno aggiunte le attività che, dato il contesto, considerano lo spazio esterno come mondo naturale da cui imparare: così il rapporto con gli animali, con le piante, con gli odori della natura e i suoi colori, diventano oggetto di attività svolte all’interno del parco a disposizione della struttura. Il disegno di percorsi sinuosi che assecondano l’andamento naturale del terreno partendo dall’ingresso principale a sud per tutta l’estensione del lotto nella direzione della valle, definisce un percorso olfattivo. A nord della pedana, con diretto accesso da questa, il terreno è strutturato su piccole terrazze, dove predisporre un orto. I bambini potranno sperimentare la nascita e la crescita, e apprendere il ciclo naturale, conoscerne i tempi, e imparare a rispettarli: la semina, l’attesa, il raccolto. Infine, un’area del parco è predisposta al transito e alla temporanea permanenza di animali domestici, con cui il bambino entra in contatto attraverso la pet therapy, un’attività supportata da esperti, che induce nel bambino, oltre ad una forte intesa affettiva ed emotiva con gli animali stessi, effetti di crescita e miglioramento cognitivo e comportamentale.