Concorso Internazionale Europan 12 - topic Varsavia

Varsavia, Polonia

2013


 
 
 
 
 
URBAN, RESIDENTIAL, LANDSCAPE
VARSAVIA, POLONIA, 2013

Progettazione
interAlia architects (Lucia Ferroglio capogruppoDimitrios Liakatas Vasileios; Federico Quinto; Maria Schiavo)

Insediamento Za Żelazną Bramą (costruito 1965-1972) nel centro di Varsavia: comprende 19 edifici per appartamenti quasi identici, di 16 piani per 87 metri di lunghezza ognuno. Il progetto propone la riqualificazione di questa parte di città fortemente degradata. 

IMPULSO DI ENERGIA

La situazione esistente rivela una condizione di isolamento degli edifici e sproporzione tra gli edifici stessi e gli spazi urbani circostanti, tra pieni e vuoti. Ciò impedisce l'integrazione delle residenze con la vita e i flussi urbani: ricrearla diventa dunque obiettivo del concept di progetto. Il forte impatto di 19 edifici di tali dimensioni sulla città ci porta a considerare ognuno di essi come una risorsa di energia. Da solidi isolati in una distesa di spazi vuoti, diventano motore propulsore della vita urbana.

Se ognuno di essi è in grado di irradiare una propria energia, tutti insieme creano una sinergia in grado di rinnovare l'intero settore urbano. L'energia irradiata dagli edifici entra in contatto con la superficie del livello del suolo e ne attiva la vitalità. La quota urbana non è più considerata come il semplice piano su cui poggiano gli edifici, ma si espande integrando la base stessa degli edifici, fino al quinto piano o più, sviluppandosi su più livelli. La base dell'edificio, così fagocitato dalla città, è il luogo in cui l'edificio mette radici nella città e, allo stesso tempo, dove la città ha la possibilità di svilupparsi su livelli multipli. 

L'operazione concettuale a livello urbano vuole generare flussi, considerando le funzioni e i servizi urbani come un continuum, piuttosto che come singoli episodi. Gli spazi pubblici e privati ​​sono collegati fisicamente e visivamente. L'edificio è parte della vita della città.

Così come la città fa parte dell'edificio: i suoi flussi lo penetrano salendo al suo interno. La griglia regolare delle unità abitative viene così spezzata da inserimenti che rivelano la loro presenza nel prospetto come oggetti sporgenti, che hanno mangiato una parte dell'edificio stesso. Quest’operazione avviene attraverso la creazione di un parco che si sviluppa articolandosi su più quote all’interno della vasta area di progetto e delineando diverse soluzioni di connessione alla città esistente, per favorire il rapporto con la sua morfologia. Si delineano dunque tre casi tipo:

    1. Il parco rimane in quota, definendo un nuovo fronte urbano, strutturato con l'inclusione di nuovi edifici residenziali, che compensano le residenze che sono state rimosse dagli edifici a lama.

    2. Il parco si rompe in schegge, frammenti per penetrare nel tessuto urbano più compatto e integrare gli spazi verdi esistenti.

    3. Il parco scende all'altezza originale della città, fondendo l'Ogród Saski, attraverso sistemi di rampe e dolci salite, fino al fiume, inserendolo in un grande sistema verde. 

noGHETTO noMONO

Il suggerimento del ghetto come un luogo ristretto, dove non c'è comunicazione con il mondo esterno e dove non c'è molteplicità, è ciò che abbiamo trovato, verticalmente, all'interno di ciascuno dei palazzi, che, ieratico, è solo. Pensiamo che la ricchezza di una parte della città sia proprio nel principio di molteplicità e mixitè. Pertanto, nella nostra proposta il concetto è quello di aprire alla città questi 19 mondi occlusi, così come si presentano gli edifici: mescolare in essi l'uso residenziale ad altre funzioni e integrarle alle diverse scale, locale e urbana. 

PERMEABILITÀ

L'operazione concettuale a livello urbano vuole generare flussi, considerando le funzioni e i servizi urbani come un continuum, piuttosto che come singoli episodi. Gli spazi pubblici e privati ​​sono collegati fisicamente e visivamente. L'edificio è parte della vita della città.

Così come la città fa parte dell'edificio: i suoi flussi lo penetrano salendo al suo interno. La griglia regolare delle unità abitative viene così spezzata da inserimenti che rivelano la loro presenza nel prospetto come oggetti sporgenti, che hanno mangiato una parte dell'edificio stesso.

L'inclusione di un vasto sistema di verde tra i flussi e le funzioni urbane è legata al tema della sostenibilità. Permette a tutta l'area di respirare aria fresca d'estate e protegge dal freddo d'inverno, oltre a rappresentare un piacevole spazio urbano in cui vivere. 

NUOVA SKYLINE

L’attacco al cielo degli edifici a lama viene a definire un quinto prospetto. Dando alla città la possibilità di salire sull'edificio attraverso nuovi ascensori e inserendo i servizi pubblici nell'edificio stesso, potremmo riconsiderare la connessione con il cielo come una terrazza pubblica che domina la città. La presenza di verde su di esso garantirà il rapporto con il parco a livello urbano.