Concorso Internazionale Europan 8

Cava Lovara, Chiampo (VI), Italia

2005


URBAN, RESIDENTIAL, LANDSCAPE
CHIAMPO (VI), ITALIA, 2005

Progettazione
: interAlia architects (Lucia Ferroglio capogruppo; Anna Esposito)

terre alt(r)e

La ricomposizione e riqualificazione paesaggistica delle zone di cava di Chiampo e zone limitrofe è organizzata seguendo tre layer - d’azione che sono le linee guida di progetto.

1. il sistema del parco

2. il sistema dei percorsi

3. il sistema degli edifici

 

Obiettivi

Come primo obiettivo di progetto si è considerata la salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche, perseguita attraverso un intervento di scarso impatto visivo. Il parco è dunque pensato come un insieme di segni a terra e percorsi attrezzati che lo individuano come un insieme omogeneo. La direttrice di tali segni è generata dall’esigenza di collegare visivamente e fisicamente il parco stesso con la valle di Chiampo. Il disegno nasce spontaneamente, cristallizzandosi in fasce dalla geometria frattale, che ripropongono nei suoi sottomultipli e multipli la geometria del tessuto urbano di Chiampo.

Queste giaciture, che ricuciono la valle interposta tra centro abitato e zona di cava, si dipanano in un pettine di prospettive, allineamenti, direzioni che, per conferma o deroga, diventano il sistema di lettura preferenziale dell’intero progetto. L’edificato, concentrato nella cavea prodotta dall’attività estrattiva nella cava di Lovarno, si confronta con un ambiente che presenta le cicatrici di un’antica antropizzazione: una natura bruscamente modificata. Tagli nella roccia, forti dislivelli, diventano, dunque, riferimento per il linguaggio dell’intervento.

Al fine di garantire i collegamenti con la valle di Chiampo, si procede alla rimozione del terreno di riporto che attualmente costituisce barriera (il diaframma). L’edificato è, dunque, orientato verso la valle e la cavea stessa, come centro energetico dell’intero intervento. Da essa si dirama il percorso vita che si estende per tutto il parco. Lo sbancamento del diaframma di cava è collegato al più ampio intervento di bonifica del terreno di discarica, finalizzata a mettere in sicurezza le aree poste a valle. 

L’intervento, secondo indicazioni del concorso, prevede la realizzazione di:

  • un sistema di parco: Cinquant’anni e più di sfruttamento del sottosuolo della Cava Lovara hanno
    compromesso l’assetto paesaggistico e la vocazione naturalistica del luogo; per recuperare quindi il complesso rapporto che lega la cava all’insediamento urbano, al paesaggio circostante e ai cittadini, si è voluto operare con interventi di “chirurgia” del paesaggio. Lungi dal negare il passato recente quindi, si è deciso di operare solo in alcune delle fasce di progetto lasciando tutto il resto allo stato di fatto e delegando a percorsi ed attrezzature il compito di omogeneizzare l’assetto globale.
  • un nuovo sistema di viabilità: Per l’adattamento della viabilità esistente alle nuove esigenze espresse sul bando, si realizzerà una nuova piattaforma stradale di 9 metri; alcuni tratti saranno realizzati in affiancamento rispetto all’esistente tracciato stradale, altri, di nuova realizzazione, saranno costruiti in rilevato.
  • una serie di edifici ad uso pubblico e privato:

    - un centro pubblico: ideato come un centro di benessere, legato alla cultura dell’equilibrio psicofisico, il cui epicentro è rappresentato dalla piscina d’acqua calda che dialoga con il lago artificiale prospiciente.

    - un agriturismo: collocato ad est della cava, da dove si apre la vista della valle, è posto in testa all’intero complesso, a fare da ponte tra la città e l’area a maggior vocazione naturalistica del parco di cava.

    - un complesso di residenze e ricettività alberghiera: l’impianto è generato da un’operazione di taglio e scavo, che definisce terrazzamenti su circa 40 mt di dislivello, circa i due terzi dell’altezza completa del fronte, consolidati dall’inserimento degli stessi volumi residenziali.