Concorso Internazionale di Progettazione

"Parco Urbano di Piazza D'Armi"

L'Aquila (AQ), Italia

2012


 
URBAN, LANDSCAPE, CULTURE
L'AQUILA (AQ), ITALIA, 2012

Progettazione
: interAlia architects capogruppo (Lucia Ferroglio)
Progettazione ambientale: Alessandra Battisti; Fabrizio Tucci

Progettazione territorialeLuigi De Michele; Giacinto Donvito
Collaboratori: Maria Schiavo; Valerio Stopponi; Davide Ventura; Giammattia Bassanello; Filippo Calcerano; Marco Cimillo; Valentina Isone; Silvia Ramieri; Morena Valente; Francesca Zannori
Consulente botanico: Romeo Di Pietro
Consulente opera d'arte: Patrizio Alviti

Il progetto vuole ricondurre l’area ad un ruolo di transizione tra la funzione urbana, cui è votata per la strategica posizione in cui si trova, e il paesaggio naturale, di notevole pregio, nel quale è inserita. Un segno spezzato incide il terreno determinando il disegno di una natura parzialmente antropizzata. Sul suolo così tracciato si innestano volumi dalle forme irregolari di massi. Pietre incastrate nel suolo, di diverse forme e colore, come avviene di incontrare su un percorso montano.

Alla vocazione naturalistica del paesaggio del parco, tradotta infine in un disegno di suolo, si affianca la vocazione urbana dell’area, posta sull’asse portante dello sviluppo de L’Aquila successivo al 1975 (PRG), proprio in prossimità dell’ingresso alla città storica. La proposta progettuale a scala territoriale, si basa sulla rilevazione di un complesso sistema di verde legato alle mura della città storica (Parco del Sole, Parco Castello) ed alle pendici dei monti prospicenti (S. Giuliano-fiume Aterno). Facendo proprie le previsioni del PRG e dei progetti strategici, il progetto prevede la creazione di due corridoi verdi: uno in direzione est-ovest, di collegamento con il sistema della mura, e l’altro in direzione nord-sud di collegamento tra il fosso di S Giuliano e il fiume Aterno.

A sottolineare e connettere gli ambiti verdi individuati a definire il corridoio ecologico é stato inserito un percorso ciclabile affiancato da filari di alberi. Il sistema della viabilità, conforme alle indicazioni del PRG, prevede la possibilità di realizzare parcheggi di scambio in relazione ai progetti strategici sia di iniziativa pubblica che privata. 

Il parco nel suo complesso si sviluppa, dunque, su due livelli. Uno alla quota della piazza del mercato, e dunque di viale Corrado IV, che chiameremo quota 0.00, legato alla funzione più propriamente urbana. L’altro, che più si relaziona con il contesto naturale montano arricchendosi sempre più di vegetazione lungo il suo sviluppo verso nord, ad una quota superiore, che parte da 5.00 (considerando lo zero di partenza) e con lieve pendenza si raccorda alla quota più alta (circa 15.00) a nord del parco stesso.

La quota zero del parco definisce uno spazio pubblico di continuità urbana. È lo spazio su cui si attestano i principali servizi (il teatro, l’edificio per i servizi al pubblico, il parcheggio) in forte connessione con la piazza già esistente del mercato. A questa quota, definiscono la diretta connessione con la piazza del mercato e con l’accesso al parco dal principale asse urbano, uno spazio parzialmente coperto e una cavea antistante il teatro. Dalla piazza coperta arricchita dalla presenza di essenze vegetative e da un piccolo ricorso d’acqua, che preannunciano il successivo sviluppo del parco vero e proprio, si accede ai parcheggi, all’edificio dei servizi e al teatro; attraverso un collegamento verticale si accede anche alla quota 5.00 in modo diretto.

A definire la quota urbana al livello 0.00 è una superficie omogenea e compatta realizzata in cemento chiaro. Tale superficie ricopre dunque la pavimentazione di contorno dell’esistente piazza del mercato, la piazza coperta e la cavea, dove al cemento si sostituirà gradualmente, attraverso inserti via via più consistenti, il verde del parco. L’aspetto omogeneo e compatto della superficie in cemento traduce l’idea della continuità spaziale del livello urbano del parco, legando i principali servizi che vi si innestano, da essa stessa raccordati.

Il percorso che da Viale Corrado IV, attraverso una lieve pendenza raggiunge prima la quota 5.00 (di copertura della piazza coperta) e poi il resto del parco, si sviluppa con l’interazione di due materiali: il legno, e la terra artificiale, compatta e drenante. Le doghe in legno definiscono il percorso pedonale vero e proprio, un percorso spezzato che percorrerà tutto il parco andando ad affiancare ogni volta le attività che si svolgono all’interno delle aree definite concettualmente zolle. Il progressivo aumento della vegetazione è accompagnato dalla presenza sempre più consistente di materiali naturali. Tappeti di ghiaia, di corteccia o di erba configurano le aree, definite zolle, adibite a gioco o intrattenimento o ristoro.

Il teatro

L’edificio del teatro si colloca in una posizione centrale rispetto allo sviluppo dell’intero parco, a cavallo delle due quote della città e del parco stesso. La sua natura sperimentale ha condotto alla possibilità di vivere lo spettacolo sia dall’interno che dall’esterno. La configurazione della sala, dunque, fortemente connessa alla cavea verso cui propende, permette l’utilizzo del palco sia per spettacoli svolti all’interno che per spettacoli all’esterno, cui si assiste dalla cavea. È questo un elemento non soltanto legato alla funzione del teatro stesso, ma rappresenta l’elemento di mediazione tra il parco e la quota 0.00, la quota urbana. È il cuore del progetto verso cui il parco tende. Il punto di connessione più evidente, tra il cemento e il verde.

Attraverso la discesa dei gradini il verde di innesta nel cemento determinando il passaggio più graduale dall’ambito naturale del parco a quello più rigido e artificiale della quota urbana. Il volume si erge ad un’altezza massima di 20m sulla quota 0.00 della piazza del mercato. Ma l’altezza complessiva è mitigata dalla quota intermedia del parco (a 5.00). La sua morfologia riconduce alla suggestione di un masso composto di più parti, incastrato nel terreno. Vi si accede da tre punti: alla quota urbana attraverso la piazza coperta e attraverso la cavea; alla quota 5.00 in corrispondenza della piazza centrale bucata sul livello 0.00. La quota 0.00 trova anche all’interno del foyer del teatro la continuità tra piazza e cavea.

L’organismo architettonico è articolato in tre volumi, strettamente connessi, ma caratterizzati da rivestimenti differenti che ne consentono la riconoscibilità. L’attacco a terra è definito da un volume in cemento a vista, che garantisce la continuità con la pavimentazione della quota 0.00. A questo si appoggia la calotta della sala rivestita di pannelli di legno, sia internamente che esternamente, costituita da una struttura in acciaio. All’ossatura di cemento ancorata al terreno si appoggia anche il terzo volume, che ospita la sala conferenze e il ristorante. Una scocca di acciaio rivestita in corten, che si erge tra i 10.00 e i 20.00 metri di altezza, da cui si accede ad una terrazza con vista verso la montagna e il profilo della città storica.

Edificio per servizi al pubblico e parcheggio interrato

Analogamente al volume del teatro, l’edificio dei servizi mitiga l’impatto della sua presenza innestandosi tra le due quote del parco (5.00) e della piazza del mercato (0.00). È accessibile da entrambe le quote, nonché dalla quota intermedia del parcheggio sul quale insiste.